"E anche questo Natale... se lo semo levato dalle palle!"
"Roberto... È tuo padre che ti parla. ma vedi d'anna' affanculo! "
Due normali citiazioni che esprimono tutta la raffinatezza culturale e l'incredibile originalità del nostro eroe.
Credevate che dopo Raffaella Carrà per la televisione italiana fosse impossibile cadere ancora più in basso? Illusi, l'Italia è capace di prendere la pala e iniziare a scavare, affossando ancora di più il suo buon nome (quale buon nome?). L'assassino cinematografico e televisivo di cui intendo parlare ora è Christian De Sica.
Christian De Sica è la versione cinematografica di Francesco Facchinetti: Un idiota che, notando la fama del padre, decide di vanificare tutto il lavoro fatto facendo sprofondare nell'oblio il buon nome della sua famiglia iniziando a creare una serie di film "comici", uno più trash dell'altro utilizzando la sacra arte delle scoreggie, della sodomia involontaria, del rutto, delle "battute" sul vomito o qualunque altro mezzuccio che farebbe ridere un bambino di 4 anni.
I suoi film non hanno trama, sono delle cose messe li, una sopra l'altra e attaccate da un debolissimo motivi (processo, vacanza o chissàchealtro) per creare situazioni, una più stupida dell'altra, il tutto infarcito da parolaccie messe senza un nesso logico (una parolaccia nel cotesto giusto fa diventare la battuta ancora più divertente) che rendono ogni suo fottutissimo film snervante, ripetitivo e noioso. Senza contare l'immancabile scene della moglie che sgama il marito che la tradisce, caspita, questo si che fa ridere.
Avrei moltissimi insulti o cose da dire riguardo a Christian De Sica, ma credo che qualunque persona sana di mente sappia già di cosa sto parlando e quindi mi limiterò a dire solo una cosa: Chi lo apprezza ha la mentalità di un bambino di 3 anni, che ride perchè qualcuno dice una parolaccia, fa una scoreggia o dice "cacca"; Ovvero le persone che apprezzano Germano Mosconi.
Mi sono scervellato per cercare di capire come mai i film di De Sica avessero tutto questo successo, e sono arrivato alla conclusione che ci sono due categorie di telespettatori:
1) La categoria dei bambini troppo cresciuti. Ne ho parlato sopra, gente che ha ancora la mentalità di un infante e che quindi ride per ogni singola volgarità.
2) L'Italiano Medio. All'italiano medio non servono motivi o spiegazioni, l'italiano medio ride perchè qualcuno gli ha detto che fa ridere, senza starci a pensare troppo. Tutti dicono che è divertente? Allora è sicuramente divertentissimo.
E intanto questo assassino del cinema rimane a piede libero, e si arricchisce a dismisura; Se lo avessi tra le mani...
http://www.youtube.com/embed/FfJW98eBQvA
Marck
29/08/11
27/08/11
Il tramonto della comicità italiana
In onore di William Melvin "Bill" Hicks
Comico statiunitense
[16 Dicembre 1961- 26 Febbraio 1994]
Sono le 8,30 di sera, ti siedi sul divano in soggiorno, sei sfinito per l'intensa giornata di lavoro e a causa del tuo datore di lavoro, che ti attribuisce gli stessi diritti dei coltivatori nelle piantagioni di banane, la tua autostima è più sottile dell'ultimo I-phone di XXXVI generazione che una volta messa in tasca, scompare fondendosi con i tuoi jeans. Sprofondato nel tuo trono, unico rifugio dallo stress quotidiano, impugnando il telecomando con la mano destra e una busta di patatine al formaggio con la sinistra, accendi la televisione girando fra i canali in cerca di un programma leggero, rilassante e perché no... comico.
Dopo 20 minuti di zapping su quel fottuto telecomando scopri con amarezza che le uniche trasmissioni trattano di Fabrizio Corona che si è fatto un nuovo tatuaggio, di Michele Misseri che ha cambiato per la ventesima volta versione attribuendo l'omicidio al teletubbies rosso e dell'ultimo “originale” film di De Sica. Irritato e stufo ripieghi su un programma comico su Italia 1 “Colorado”.
Pensi subito che possa essere una facile distrazione dalla superficialità mediatica che sta travolgendo la televisione, che la comicità moderna potrebbe essere un genere che fonde umorismo con satire e riflessioni colme di ironia sul mondo che ci circonda, che nel corso del tempo attori e comici abbiano sviluppato nuove tecniche per far ridere e non si siano ripiegati su quei luoghi comuni che ormai hanno stancato il pubblico e non strappano più neanche un sorriso ai veri intenditori. Ebbene No. Non è così.
A partire dalla sigla la trasmissione è una totale caduta libera verso la banalità. Dalla penosa canzone iniziale che sembra tratta da un remix di un singolo di Fabri Fibra con la sigla dei Pokemon si va alle battute inascoltabili dei due conduttori, un uomo (Imbranato) e una donna (Tettona) che introducono i comici che dovrebbero (Come minimo..) far sorridere. Delusione totale e Noia tale da condurti alla depressione. Due ore e mezzo di “Ma tu da me che cosaaa vuoi ?” o “Tatatatà pubblicità..” intervallate da una decina di ballerine brasiliane (Probabilmente prese in prestito dagli show di Teo Mammucari) sono una totale perdita di tempo spesa in stronzate ripetitive, settimanali per giunta.
Afflitto da quella dose di delusione decidi di cambiare canale, ed ecco un' altro programma destinato probabilmente ad un pubblico sadico e spietato, serial killer, terroristi, assassini di ogni genere o futuri Fuhrer... “Paperissima”. Insomma dopo una breve introduzione di qualche bambina che inciampa su un pallone (Il che dovrebbe far ridere) si passa a una serie incidenti in go kart, moto, macchine, furgoni, camion addirittura treni, seguendo la logica che più è grande il mezzo che investe la persona e maggiori sono le fratture ossee più è divertente.
La televisione italiana ci riporta questo come genere comico che dovrebbe rallegrare, imponendoci un modello basato sui luoghi comuni, ripetitivi ed affrontati migliaia di volte da anni, scarso di idee ed inventiva, sempre più incline alla volgarità e alla superficialità.
Centinaia di video, comici e satirici, in Italia vengono censurate perché trattano temi di carattere politico. Un uomo che inserisce volgarità e riferimenti sessuali espliciti incassa millioni nelle sale cinematografiche .
Riflettiamoci su!
Andrew
26/08/11
The Shocking Truth
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" Questo blog mi ha insegnato a costruire un bunker introvabile, a prova nucleare e missilistico, sepolto sotto metri di sabbia nel deserto"
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" Avevo paura dell'acqua prima di leggere questo blog"
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" Il miglior blog del mondo, ci sono recensioni, consigli, guide, poesie o semplici riflessioni, ti cambia la vita"
- Un lettore qualunque -
E' con grande piacere che annuncio la nascita di "The Shocking Truth", il primo blog al mondo che ti dice tutto ciò che non avresti mai voluto sapere.
Il blog sarà una semplice raccolta di pensieri, idee, critiche, recensioni e fatti di attualità dal punto di vista di noi blogger.
Per ora siamo in due, ma abbiamo già in mente di aggiungere qualche nuovo scrittore nelle nostre file.
Che altro dire?
Stay Tuned, abbiamo in mente molte sorprese per voi!
Marck & Andrew
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